1. L'impatto dell'agricoltura intensiva sull'ambiente: l'uso di pesticidi, fertilizzanti chimici e l'eccessivo sfruttamento delle risorse naturali è unsostenibile a lungo termine.
2. L'importanza del consumo di cibo locale e stagionale: ridurre il trasporto di alimenti a lungo raggio contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra.
3. La gestione degli scarti alimentari: il cibo sprecato contribuisce alla produzione di gas serra e all'occupazione di spazi negli impianti di smaltimento dei rifiuti. La sua riduzione e il riciclaggio sono fondamentali per la sostenibilità.
4. Il ruolo della deforestazione nella produzione alimentare: l'abbattimento di alberi per fare spazio a coltivazioni intensive è unsostenibile a lungo termine e contribuisce all'aggravamento del cambiamento climatico.
5. La promozione di pratiche agricole sostenibili, come l'agricoltura biologica e l'agricoltura regenerativa, che preservano i suoli e limitano l'uso di sostanze chimiche.
6. L'importanza di educare i consumatori sulle scelte sostenibili nel campo alimentare, come il consumo di una dieta a base vegetale e/o riduzione del consumo di carne.
7. L'importanza di promuovere l'accesso a cibo sano e sostenibile per tutti, garantendo la giustizia alimentare.
8. L'importanza di incoraggiare la diversificazione delle colture e la conservazione delle varietà locali, per preservare la biodiversità agricola e ridurre il rischio di carestie.
9. L'impatto delle pratiche intensive di pesca e acquacoltura sull'ecosistema marino, e la necessità di promuovere una pesca sostenibile e la gestione delle risorse ittiche.
10. Il ruolo delle politiche pubbliche e delle iniziative private nella promozione della sostenibilità alimentare, come gli incentivi per l'agricoltura sostenibile e la riduzione delle sovvenzioni per pratiche insostenibili.